LA CONOSCENZA DERIVA DALLA RAGIONE O DALL’ESPERIENZA ?
CHE TU CREDA CHE LA CONOSCENZA DERIVI DALLA RAGIONE O DALL’ESPERIENZA, COMPRENDERE QUESTI PUNTI DI VISTA PUÒ APRIRE NUOVI ORIZZONTI NEL TUO PENSIERO.
Socrate:
Socrate credeva che la vera conoscenza inizia con l’ammettere l’ignoranza. Diceva: “So di non sapere niente”. Attraverso il dialogo e le domande, pensava che avremmo potuto avvicinarci alla verità.
Platone:
Platone, allievo di Socrate, credeva che la conoscenza derivasse dal mondo delle idee e degli ideali. Ha usato l’esempio di una grotta per spiegare come il mondo fisico sia semplicemente un’ombra del mondo reale a cui si può accedere attraverso il ragionamento filosofico.
Aristotele:
Aristotele, allievo di Platone, credeva che la conoscenza derivasse dall’esperienza sensoriale e dall’osservazione. Pensava che la mente umana potesse comprendere il mondo raccogliendo e analizzando dati.
Cartesio:
Cartesio, il famoso filosofo francese, disse la famosa frase: “Penso, poi esisto”. Pensava che il pensiero e il dubbio fossero la base della vera conoscenza. Per lui la ragione è lo strumento fondamentale per raggiungere la conoscenza.
Immanuel Kant:
Kant ha cercato di conciliare ragione ed esperienza. Pensava che la conoscenza nascesse dall’interazione della mente con il mondo fisico e che abbiamo limiti a ciò che possiamo sapere. Ha detto che ci sono cose che la mente umana non può comprendere appieno, che sono “la cosa in sé”.
John Locke:
John Locke, il filosofo inglese, credeva che la mente umana generasse una lavagna bianca (tabula rasa) e che la conoscenza deriva dall’esperienza sensoriale e dall’interazione con il mondo esterno.
David Hume:
Hume dubitava della possibilità di ottenere una conoscenza vera e assoluta. Pensava che la nostra conoscenza si basasse sull’esperienza e sull’abitudine, e che la mente non può avere una certezza assoluta.
“La conoscenza può veicolare saperi essenziali e costitutivi per l’uomo e al contempo promuove l’acquisizione delle competenze. La ragione è la facoltà attraverso la quale cerchiamo di spiegare la realtà oltre il limite dell’esperienza”.