Cinque tecnologie per lo sviluppo sostenibile
Dagli edifici che assorbono anidride carbonica alle alternative vegetali alla carne fino alle nuove applicazioni del solare. Ecco alcune idee che potrebbero cambiare presente e futuro.
L’uomo sta usando più risorse di quanto non possa permettersi. Serve quindi una nuova prospettiva su produzione e consumo, che potranno essere più sostenibili anche grazie ad alcune innovazioni tecnologiche. Eccone cinque.
La plastica che “assorbe” le emissioni
L’anidride carbonica è stata identificata come il principale colpevole del riscaldamento globale e del cambiamento climatico. Le emissioni sono spesso un sottoprodotto di processi produttivi. Un’azienda americana, Newlight Technologies, ha creato un biopolimero, AirCarbon, che utilizza la Co2 come componente per creare plastica. Il processo che riutilizza l’anidride carbonica ha quindi un doppio effetto: riduce il consumo di risorse ed impedisce che la Co2 si disperda nell’ambiente. Servono ancora test per un’adozione su vasta scala, ma alcune imprese stanno già utilizzando il nuovo materiale per imballaggi e materie plastiche.
Gli edifici che fanno bene all’ambiente
Lo stesso principio che punta ad assorbire l’anidride carbonica può essere utilizzato anche nel settore delle costruzioni. La Co2, così dannosa quando emessa nell’aria, è utile per la produzione di materiali come cemento e calcestruzzo. Lo sviluppo di nuove tecnologie potrebbe non solo limitare le emissioni durante i processi di produzione, ma potrebbe anche “invertire” la direzione, inglobando l’anidride carbonica disponibile nell’aria. Ecco allora che gli edifici potrebbero trasformarsi in veri e propri depuratori.
Il ritorno del trasporto solare
Agli albori dei pannelli solari, una delle applicazione cui si era pensato puntava ai trasporti. Un’idea rimasta di nicchia, soprattutto per questioni di praticità e costi. Adesso però i pannelli solari sono più economici, duttili e leggeri. Viaggeremo su auto solari? Forse no, ma nel Nuovo Galles del Sud (in Australia) c’è un tratto di ferrovia alimentata grazie alla luce della nostra stella. Il convoglio è coperto da pannelli e può trasportare cento passeggeri per tre chilometri. Poco, ma abbastanza da far sperare nella riscoperta del solare applicato ai trasporti. Non solo treni, ma anche trasporto pubblico su strada e via mare. Per sfruttare l’energia solare, oltre ai pannelli (che comunque prevarranno a lungo) si sta affacciando un’altra tecnologia: le finestre solari. Tutti gli edifici hanno finestre. Allora perché non utilizzarle per assorbire luce e trasformarla in energia? Ci sta provando Quantum Dot, provando a rendere trasparenti e solidi i pannelli.
Le alternative alla carne
Gli allevamenti intensivi producono grandi quantità di emissioni dannose. C’è infatti chi sceglie di diventare vegetariano o vegano anche in base ad una scelta ambientale, non solo etica. Ma negli ultimi anni si stanno facendo strada società capaci di riprodurre aspetto e sapore della carne pur partendo da materie prime vegetali. I casi più famosi sono Beyond Meat e Impossible Foods. Sono più di promesse e stanno dimostrando anche di essere economicamente sostenibili: Beyond Meat si è già quotata.
Le città intelligenti
Nei prossimi anni, più che dalle nuove invenzioni, l’effetto più dirompente dovrebbe arrivare da un perfezionamento di quelle già esistenti. Big Data, intelligenza artificiale e cloud stanno permettendo di conoscere come mai prima e di migliorare gli ambienti in cui viviamo, grazie alle informazioni disponibili in tempo reale. È questa la vera anima delle smart city: riduzione degli sprechi e massimizzazione dell’efficienza.